Il turismo del Ticino confrontato col resto della Svizzera: pernottamenti e arrivi




Queste pagine raccolgono diagrammi che esprimono in forma grafica alcuni dati rilevanti sul turismo in Ticino (e, in misura minore, in Svizzera), e qualche contributo giornalistico sul tema del turismo: vai all’indice


La riproduzione non modificata di questi diagrammi è concessa su licenza creative commons per uso non commerciale, purché si citi quale fonte la presente pagina web



Arrivi e pernottamenti


Il grafico seguente illustra gli arrivi e i pernottamenti in Svizzera dal 1945. Gli arrivi crescono, con qualche oscillazione, lungo una linea piuttosto regolare. I pernottamenti oscillano in modo più vistoso, lungo una linea che la parabola disegnata non rappresenta molto bene: c’è stata una evidente salita dal dopoguerra ai primi anni ’70 del novecento, dopo di che i pernottamenti hanno continuato a fluttuare attorno a una linea grossomodo costante corrispondente a circa 35 milioni di pernottamenti. Il massimo assoluto è stato registrato nel 2008.



Arrivi e pernottamenti in Svizzera, 1945-2014

[dati: UST, USTAT, elaborazione D. Besomi]



Con pernottamenti che non crescono e arrivi che invece continuano ad avanzare, la durata media di soggiorno ovviamente decresce. Dunque: arrivano sempre più turisti, ma si fermano sempre meno. Il grafico seguente rappresenta l’andamento della durata media di soggiorno della Svizzera (linea nera), assieme a quella dei principali cantoni turistici.
I cantoni montani hanno una durata di soggiorno superiore alla media nazionale, durata che tuttavia diminuisce più rapidamente della media. Il Ticino ha media e andamento praticamente sovrapposto a quello nazionale. I cantoni cittadini hanno una media minore di quella nazionale, ma un andamento che decresce molto più lentamente (nel caso di BS, addirittura sale leggermente).



Durata media di soggiorno nei principali cantoni turistici, 1992-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Se confrontiamo le oscillazioni dei pernottamenti nazionali con quelli del Ticino e con l’andamento del PIL, vediamo che sono sincrone. La correlazione indica in questo caso una relazione di causa ed effetto: quando l’economia avanza, c’è reddito a disposizione, una parte del quale viene spesa in turismo, e quindi i pernottamenti crescono. Viceversa in fase recessiva. Le oscillazioni del turismo sono più marcate in quanto il desiderio di viaggiare viene soddisfatto solo dopo aver soddisfatto i bisogni primari, così che piccole oscillazioni del reddito si traducono in forti oscillazioni nei pernottamenti.
Mentre il PIL reale cresce (+ 75% dal 1980 al 2014), i pernottamenti nazionali rimangono grossomodo costanti, mentre quelli ticinesi diminuiscono di oltre un terzo.

Andamento dei pernottamenti in Ticino e Svizzera, confrontati con l'evoluzone del PIL reale, 1980-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Arrivi e pernottamenti nei principali cantoni turistici


Pernottamenti: Due cantoni cittadini, ZH e BS, mostrano un’evoluzione dei pernottamenti nettamente superiore alla media nazionale (linea nera. Si noti che la linea cresce, mentre sappiamo che tendenzialmente i pernottamenti in Svizzera oscillano attorno ad un livello costante, a causa del fatto che il 1992 era un anno in cui il turismo stava decrescendo, rispetto al massimo raggiunto nel 1990). Altri due cantoni con turismo cittadino, GE e LU, sono in linea con la media nazionale. Gli altri cantoni sono al di sotto; TI e GR sono quelli che evidenziano il calo più marcato.

Indice 1992-2014 dei pernottamenti alberghieri nei principali cantoni turistici e in CH, 1992=100

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Il grafico seguente riporta la situazione negli arrivi, di nuovo con TI e GR a fare decisamente peggiod ella media nazionale:

Indice 1992-2014 degli arrivi alberghieri nei principali contoni uristici e in CH, 1992 = 100

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]




Quote di mercato


I grafici seguenti mostrano quale parte del turismo nazionale viene catturata dai principali cantoni turistici. Ricordando che i pernottamenti nazionali evolvono lungo una linea essenzialmente stazionaria, linee orizzontali (come quelle di VD e BE: cantoni con regioni montane e regioni cittadine, le cui caratteristiche si compensano nel risultato complessivo) indicano un numero di pernottamenti grossomodo stabile; linee crescenti (LU, BS, ZH, GE: cioè i cantoni cittadini) indicano pernottamenti in crescita, più della media nazionale (e sono i cantoni che sorreggono la media nazionale); mentre linee decrescenti, GR, VS e TI) indicano un turismo in calo, che trascina verso il basso la media nazionale.


Quota di mercato dei principli cantoni turistici rispetto a CH, pernottamenti alberghieri, 1992-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Per quanto riguarda gli arrivi, occorre ricordare che quelli svizzeri sono in crescita. I cantoni che perdono pernottamenti hanno anche arrivi decrescenti rispetto alla media nazionale (nel caso del Ticino, gli arrivi sono grossomodo costanti), mentre gli altri cantoni hanno arrivi crescenti; nei cantoni cittadini, in misura più ampia.

Quota di mercato dei principali cantoni turistici rispetto a CH, arrivi, 1992-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]




Paese di origine dei pernottanti



Scomponendo i pernottamenti in Svizzera per paese di origine dei pernottanti si ottiene il seguente diagramma:

Pernottamenti in CH- svizzeri, stranieri e totale, 1945-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



La ripartizione percentuale corrispondente evolve come segue. A partire dagli anni 70 del novecento, il peso del turismo interno tende a crescere, seppure molto lentamente. I pernottamenti alberghieri di turisti stranieri restano comunque maggioritari (circa 55% contro 45% di turisti nazionali)


% di svizzeri tra i pernottanti in Svizzera, 1945-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Il grafico seguente illustra l’evoluzione della percentuale di ospiti nazionali e stranieri catturati dal Ticino (va ricordato che il Ticino vede prevalere gli ospiti provenienti dalla Svizzera, in proporzione leggermente crescente fino ad arrivare a 60% contro 40% di stranieri nel 2014: v. questa pagina per i grafici corrispondenti). La diminuzione di svizzeri e stranieri procede lungo linee grossomodo parallele, anche se il calo degli stranieri (soprattutto dei tedeschi) è stato leggermente maggiore di quello degli svizzeri
Quota di mercato pernottamenti TI rispetto a CH- svizzeri, stranieri e totale, 1980-2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



(il calo leggermente maggiore degli stranieri è meglio visibile nel grafico disegnato a partire dal 1990)

Quota di mercato del Ticino rispetto alla Svizzera, con linee di tendenza (1990-2014)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Per quanto riguarda le nazionalità specifiche vediamo che in Ticino c’è una quota di italiani decisamente superiore a quella nazionale, per ovvie ragioni geografiche, e leggermente crescente. I pernottamenti da tutte le altre nazioni, tranne il Belgio, calano rispetto al resto della Svizzera. I tedeschi calano vistosamente oltre la media

Quote di mercato dei pernottamenti alberghieri del Ticino rispetto alla Svizzera, in complesso e per le principali nazionalità degli ospiti

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]




La stagionalità: estate


Il turismo ticinese è marcatamente stagionale: i mesi tra novembre e marzo (a meno che la pasqua cada in quest’ultimo mese) vedono pochissimi turisti, meno del 20% del totale dei pernottamenti. I grafici seguenti paragonano il Ticino ad altri cantoni; per riflettere la specificità ticinese, la definizione di ‘estivo’ e invernale’ viene modificata rispetto alla terminologia dell’UST, che include aprile nell’inverno: questa tipologia è certo più adatta al turismo tradizionale delle stazioni montane, ma non riflette la realtà del Ticino e dei cantoni cittadini.


Il diagramma seguente mostra l’evoluzione nel tempo (ponendo pari a 100 i dati del 1992) i pernottamenti nel periodo estivo dei cantoni cittadini (raggruppati per semplificare il grafico, poiché mostrano le medesime caratteristiche), TI, cantoni montani (GR e VS) e resto della Svizzera. Anziché aumentare maggiormente nelle zone apparentemente più idonee al turismo estivo, i pernottamenti estivi crescono in misura decisamente maggiore nei cantoni cittadini.

pernottamenti estivi in città (ZH, GE, BS), in  montagna, in Ticino, e nel resto della svizzera, evoluzione 1992-2014 (1992=100)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Il diagramma seguente presenta i dati dei medesimi gruppi di cantoni in percentuale rispetto al turismo estivo della Svizzera:

Pernottamenti estivi in città (ZH, GE, BS), in  montagna, in Ticino, e nel resto della svizzera, quota percentuale 1992-2014 (1992=100)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Il grafico seguente riporta l’evoluzione degli arrivi estivi, a partire da un indice = 100


Arrivi estivi in città (ZH, GE, BS), in  montagna, in Ticino, e nel resto della svizzera, evoluzione 1992-2014 (1992=100)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



La stagionalità: inverno


Anche in inverno i cantoni coi risultati migliori sono quelli cittadini, mentre quelli che fanno peggio sono le stazioni montane:

Evoluzione dei pernottamenti invernali 1992-2014, principali cantoni turistici (1992=100)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Lo stesso risultato raggruppando cantoni cittadini (BS, GE, ZH), cantoni montani (VS, GR), quelli con entrambe le caratteristiche (BE, VD):

Evoluzione dei pernottamenti invernali, 1992-2014, cantoni montani, città, misti (1992=100)

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]



Il grafico seguente mostra il numero assoluto di pernottamenti durante l’inverno:

Pernottamenti invernali (gen.-mar. + nov.-dic.) nei principali cantoni turistici, 2014

[dati: UST, elaborazione D. Besomi]







Queste pagine raccolgono diagrammi che esprimono in forma grafica alcuni dati rilevanti sul turismo in Ticino (e, in misura minore, in Svizzera), e qualche contributo giornalistico sul tema del turismo: vai all’indice